domenica 14 marzo 2010

alla lettera

Dopo un anno di silenzio riprendo a scrivere le mie considerazioni sulla vita delle donne, nel frattempo non sono più casalinga, mi manca una casa ed un marito quindi sono solo una mamma che si sfanga alla meno peggio la sua quarantitudine.
La politica mi ha preso alla lettera, sono andati tutti a puttane. Ma proprio tutti.
La cosa che mi scuote la schiena è che lo hanno fatto con un'estrema naturalezza, cero non sono io la casalinga che deve ricordare la morale ecc. ecc. però tutti gli uomini lo hanno fatto con estrema naturalezza chi con donne, chi con uomini e chi con trans.
Speriamo che la ministra delle pari opportunità non proponga nuovi modelli per mandare anche noi donne tutte a uomini, magari con incentivi.

giovedì 5 marzo 2009

Sogni

Ogni giorno abbiamo piccoli frammenti di sogni che fanno andare avanti nella vita che ci spingono fino alla terrazza della vita.
Ho un sogno che mi fa sperare in un futuro diverso e ne ho uno quasi inconfessabile che torna ogni notte.
Il dubbio è se sia lecito l'uno e possibile l'altro, il dubbio è se lo nascondessi e non mi facessi travolgere dall'emozione di sognare la vita nella piccola quotidianità mi farebbe troppo male.
Il dubbio è che nulla è lecito se non il sogno in se puro e silenzioso che mi rapisce ogni notte per abbandonarmi al mattino e alla tristezza della quotidianità

mercoledì 28 gennaio 2009

andiamo tutti a puttane

Allarme sicurezza
GENOVA (23 gennaio) - La giunta comunale di Genova guidata dal sindaco Marta Vincenzi ha attivato un «patto con le prostitute esercitanti in modo libero la professione» per migliorare la vivibilità della città e far emergere il racket dello sfruttamento.
Scusate per la parola un pò forte, ma vi rendete conto che l'amministrazione di Genova, non solo riconosce il lavoro della prostituzione ma anche utilizza le povere donne per far in modo che non ci sia troppo "casino" nelle strade vecchie della città.
io ho un sussulto, ma non per la morale, ognuno ha diritto di fare ciò che vuole e come vuole nei limiti del rispetto altrui, ma per come vengono trattate queste povere donne.
Diciamoci la verità tra donne, nessuna vorrebbe prostituirsi in condizioni normali, nel senso di aver un lavoro un'istruzione famiglia ecc. ma il problema vero è che queste povere donne lo fanno perchè non riescono trovare altro e per poco danno il loro corpo a chiunque per pochi euro.
l'amministrazione comunale dovrebbe vergognarsi che per avere la città senza scippatori e drogati mantiene le prostitute allora alle prossime elezioni andiamo tutti a puttane avremo più sicurezza a minor costo e già che ci siamo facciamo un patto con i drogati per sapere quali sono i pusher eticamente coretti e non osteggiati dal racket. bene bravi bis.

sabato 20 dicembre 2008

pensione

il ministro Brunetta propone di equiparare l'età di ingresso alla pensione per le donne a quella degli uomini.
Io sono d'accordo, per diversi motivi, il primo che non ci deve essere alcuna differenza nel lavoro pari dignità, pari opportunità e il lavoro in sè è pesante per uno uomo come quello della donna.
La fisicità che potrebbe giustificare una maggior differenza di trattamento nei lavori di oggi non esiste.
Chi rimane critico sulla posizione porta come emblema femminile la fatica nel curare la famiglia.
Basta relegare le donne a coloro che si prendono cura di ammalati anziani e bambini. Vogliamo pari dignità pari accesso e pari trattamento pensionistico.-
Io nella mia città voglio servizi per aiutare la ricerca del lavoro, asili nido compresi.
Sinceramente la mamma non smette di fare la mamma quando va in pensione e premiare l'equilibrismo oche ha dovuto affrontare per mantenere il posto di lavoro non può essere ripagato con un maggiore tempo a disposizione in un'età poi fragile per una donna.
A volta quegli anni forse ci ripagano in leggerezza, i figli oramai grandi ci possiamo permettere di dedicarci a noi stesse e costruire un nuova alternativa con interessi.
Per favore Date un lavoro alle donne e non occupatevi più di riscattare la fatica di una vita da donna perchè solo le donne la conoscono fino infondo.

venerdì 12 dicembre 2008

vuoti a perdere

un tempo c'erano le bottiglie di vetro che servivano a contenere molte cose, come ad esempio l'acqua il vino ed il latte.
Queste bottiglie avevano un costo e se tu le rendevi risparmiavi sul futuro acquisto.
Poi, come nelle nostre vite, nasce la dicitura vuoto a perdere il che significa che tu lo puoi dimenticare, abbandonare, gettare, riusare, riciclare, farne o non farne buon uso a tuo piacimento.
Il vuoto a perdere è una cosa che ti appartiene e tu puoi farne ciò che vuoi, il vuoto a perdere nasce perchè il contenitore ha un valore così misero che è antieconomico recuperare per l'industria.
La vita per alcuni è un vuoto a perdere, nessuno che si occupi di loro nè da vivi nè tanto meno da morti.
sono solo contenitori e basta.
Come i corpi dei clandestini che toccano la nostra terra senza documenti, come le povere prostitute abbandonate in luoghi miserrimi senza identità e come i nostri rifiuti che abbandoniamo negli angoli delle strade senza vergogna.

comme d'habitude

giovedì 11 dicembre 2008

FB

Sono caduta nella mitica trappola di FB, giusto perchè ne parlano tutti.
Mi sono iscritta come casalinga, ed ho raccattato amici più io che peccatori in chiesa.
Una valanga, tutti uomini belli e giovani.
a pensar male ci si avvicina molto...
w le casalinghe