lunedì 9 giugno 2008

saggi di fine anno

mia figlia, oramai quatrenne, mi ha condotto nel magico vortice dei saggi di fine anno.
Che fatica!
Con medaglia a nuoto, fiabe musicate a scuola materna e saggio di ginnastica artistica posso dire che finalmete me la sono sfangata bene.
Io non amo queste messe in scena e secondo me non fanno bene a bambini così piccoli, ma anch'io come una automa ho acquistato diligentemente tutine colorate (ovviamente diversi colori per ciascuna rappresentazione),ho partecipato a prove, assistito a eccitazione sconnessa di mia figlia e tutto il resto.
Ma c'è una cosa mi ha fatto sobbalzare la competitività delle madri.
Mia figlia è bellissima e bravissima ma siceramente in mezzo ad uno stadio con centinaia di spettatori assieme ai suoi compagni era veramente ridicola, buffi, simpatici, commonventi ma non bravi.
Tutte le mamme, invece assorte cercavano di primeggiare e di metterti in difficoltà.
Io ovviamente, sono sempre arrivata in ritardo, senza regalo per le grandi insegnanti e senza energia per gli applausi.
Non so perchè lo fatto, non so se la mia piccola ha compreso tutto questo dispendio di energie le altre madri dei ragnetti erano tronfie come se loro attraverso quello mostrassero alla società che sono brave.
Bo! continuo a sostenere che non sono in grado di sostenere questo ruolo.
La cosa bella è che è finita manca solo la festa di fine anno, poi via per le vacanze
ovviamente non vedo l'ora di ascoltare quali esperienze esotiche hanno fatto fare ai figli.
Esiste il mobbing nel mestiere di mamma?

1 commento:

Denis ha detto...

Cara Simo, vedi quello che scrivi con fine ironia sui saggi di fine anno dei vari corsi che si fanno fare ai bimbi è semplicemente il risultato di una lunga e laboriosa proiezione del mondo dei grandi sui piccini.
Noi qui in Italia siamo messi bene, ma se dovessimo fare il confronto con la popolazione niponica impallidiremo.
Loro inculcano ai loro figli la cultura dell'agonismo, dell'arrivare prima a tutti i costi. Cosi per essere degli adulti produttivi per la crescita industriale e tecnologica del paese.
Che tristezza, quanto era bello quarant'anni fà o anche meno vedere i bambini che giocavano a piedi nudi nelle aie delle cescine, tipo albero degli zoccoli.
Quando la società moderna capirà che i veri valori si trovano nelle oese semplici spontanee e naturali.